Al giorno d’oggi, migliorare il posizionamento di un sito internet su Google e sui vari motori di ricerca è sempre più difficile, visto che, indipendentemente dal settore di riferimento, la concorrenza si è fatta decisamente più agguerrita. Per questo motivo, una campagna di link building (vedi qui come fare) merita davvero attenzione, perché può fare davvero la differenza, soprattutto a livello di SEO Local.

Evoluzione degli algoritmi di Google

Gli algoritmi di Google, ad esempio, si sono evoluti al punto tale da riuscire a identificare con massima accuratezza quali sono i siti web meglio progettati in termini di architettura, premiandoli nella scalata delle posizioni sulle SERP, a discapito dei portali poco aggiornati e con contenuti alquanto scadenti in termini qualitativi.

L’importanza della link building

La qualità dei contenuti postati sul sito internet è fondamentale in ottica SEO. Dopo aver ottimizzato URL, tag, meta tag e keyword, è opportuno pianificare una campagna di link building di successo: per guadagnare vantaggio competitivo, l’opzione del guest posting si dimostra davvero foriera di ottimi risultati. Il motivo di fondo risiede nel fatto che si riesce a posizionarsi in modo ottimale sui motori di ricerca, tenendo conto delle parole chiave maggiormente strategiche nel settore in cui si è protagonisti.

Ecco pertanto alcuni accorgimenti a cui è bene prestare massima attenzione.

1. Analisi della concorrenza

I link provenienti dai competitor, mediante le loro campagne di link building, possono fornire una valida panoramica sulle parole chiave maggiormente sfruttate. Per centrare appieno quest’obiettivo e per comprendere quindi come si muove la concorrenza, è scelta saggia focalizzarsi sull’impiego di tutta una serie di strumenti utili, come ad esempio Ahrefs, Semrush, Majestic, Similarweb. Controllare il quantitativo di backlink ottenuti per le varie pubblicazioni risulta di sicuro cosa utile, soprattutto se i suddetti link di rimando vengono approfonditi. Quanti sono dofollow? E quanti nofollow? Quali anchor text vanno per la maggiore?

2. Analisi del sito internet

Nelle campagne di link building, affinché la strategia si dimostri di successo, è opportuno effettuare un accurato lavoro di analisi del sito web che si intende promuovere per posizionarlo poi in modo ottimale. Dopo essersi accertati del ranking attuale, bisogna passare alla scelta degli anchor text ideali, tenendo preferibilmente conto delle parole chiave maggiormente rilevanti nel settore in cui si opera, oltre a quelle che non sono ancora sfruttate appieno dalla concorrenza. La chiave di volta, in questo caso, è la differenziazione: se si varia quanto più possibile gli anchor text e la loro natura in termini di tipo di link si hanno maggiori probabilità di successo. Puntare su link testuali, link da immagini, nofollow, do follow, brand link, anchor text dedicati ai prodotti e ai servizi di punta comporta quasi sempre l’ottenimento di risultati step by step migliori. L’importante è, però, non fossilizzarsi sull’impiego massiccio degli stessi anchor text.

3. Copia dei link dei competitor più affermati

Una strategia di successo, utilizzata soprattutto dalle piccole attività, è quella incentrata sulla copia delle strategie di link building dei leader di settore. Il bello di questo modus operandi sta nel fatto che è davvero semplice da imitare: dopo un dettagliato studio dei portali concorrenti, si valutano i gestori dei siti web linkanti e li si contatta per verificare se ci sono tutti i presupposti necessari per ottenere backlink, menzioni o citazioni. Punto basilare al riguardo è che, a prescindere dal fatto che si scelgano siti web, blog, forum o community, vi deve essere una coerenza di fondo in termini di core business o di tematica trattata. In questo modo, principalmente per una questione di pertinenza, la strategia di link building favorirà la scalata del sito web. Ambire poi alle prime pagine di Google non sarà perciò un’utopia.

4. No tassativo ai link di scarso valore

Infine, per una campagna di link building che porti davvero valore aggiunto, i link di scarso valore, provenienti da siti spam, da directory non a tema e portali di comunicati stampa con bassissimo trust, vanno tassativamente evitati.

A fronte di link poco utili, conviene usare il tool di Disavow di Google. In questo modo, i suddetti backlink non verranno presi in considerazione.